IL PRIMO ALBUM DEI BOAVISTA

Lì dove ci sono le stelle

Si intitola “Lì dove ci sono le stelle” il primo disco dei Boavista. Un album composto da otto brani che spaziano tra il pop-rock anglosassone e la canzone d’autore italiana, influenzata tanto da elementi della musica elettronica quanto dalla tradizione pop.

Si tratta di canzoni d’atmosfera con sferzate rock (“Penelope” e “Ruggine”) arricchite da chitarre distorte e synth utilizzati al momento giusto, senza mai eccedere.


«Cantiamo “Lì dove ci sono le stelle” quasi a voler indicare dove dirigere lo sguardo in un momento dove la tensione sale e gli occhi hanno bisogno di spazio e immaginazione. È un disco che recupera le nostre esperienze riportandoci sotto lo stesso cielo». Boavista

TRACK BY TRACK


RUGGINE

Singolo che parla di rinascita e di come l’abitudine (negativa)

possa essere corrosiva rischiando di distruggere tutto. Un inno alla resilienza.


Penelope

L’uomo viene da Marte e la donna da Venere. Il brano racconta delle differenze

di punti di vista, richiamando la celebre Tela di Penelope per raccontare ilcambiamento

di stati d’animo in una storia. Trovarsi sarà sempre la soluzione migliore.


Vedrai

Il tempo che passa è il leimotiv del brano che vive attraverso la ricostruzione di una storia.

La neve che cade e copre tutto quanto è la metonimia del tempo che passa creando attesa

fino ad essere noi stessi neve.

Lìdove ci sono le stelle

Scritta con Emiliano Cecere e Oscar Angiuli.

Il brano parla di un viaggio, la voglia di evadere dalla routine di una vita artefatta che appiattisce

l’immaginazione e omologa i sentimenti. Verso le stelle che illuminano la notte più buia.


Brivido

Si racconta di una storia che non diventa storia, il limbo di molte situazioni in cui ci si

perde come in un Brivido che bisogna vivere senza troppe paure.


Come supereoi

Scritta con Papazzoni Andrea. Parla di una storia d’amore ormai finita ma che ancora

vive nei ricordi e tra gli angoli di una casa che ancora ha il sapore di quello che è stato.

Il resoconto di quello che è successo viene vissuto lucidamente con la consapevolezza

che non sia “arrivato mai il nostro momento”.


Il mondo che vorrei

Un brano pop intriso di tastiere, synth e groove incalzanti, prodotto da Filippo Manni

e scritto dai Boavista in collaborazione con il noto autore romano Paolo Amati.


Alibi

Brano fatto di energia, entusiasmo e speranza per l’inizio di una storia d’amore, la

volontà a superare ostacoli e non cadere in degli inutili alibi.